domenica 24 febbraio 2008

Sto guardando la tele e scrivo tutto quello che mi passa per la testa!!

Stavo guardando "Il favoloso mondo di Amelie" stasera. La cosa che piu' mi ha colpito di Amelie è la sua diversità...io sono attratto dalla stravaganza, dal non banale, e sono attratto dalle persone che riescono, con il loro carattere, a darti delle emozioni, a lasciarti qualcosa dentro, ad insegnarti qualcosa di nuovo e positivo. Adoro le persone sorridenti, dinamiche, quelle che quando le vedi riescono a farti ridere e a farti pensare in modo ottimista; amo la gente interessante, quelle persone che sono tutte da scoprire, e adoro le ragazze chiuse, misteriose. Amo il vivere quotidiano in città, e l' imparare ogni giorno cose nuove.
Al contrario non sopporto le persone vuote, i viziati, e quelle che per debolezza o vigliaccheria fanno del male alle altre persone; non mi piacciono le persone banali che appena aprono bocca sai già quello che diranno; e non mi piace la vita di provincia, perchè non succede mai niente, e rende la vita, anche dei giovani, apatica. Ma la categoria di gente che proprio non sopporto sono i pessimisti, e quelli che io chiamo "cani": persone lamentose che colgono ogni occasione per piangersi addosso, e non vogliono trovare soluzioni per pigrizia. E i cani sono semplicemente quelli che si comportano come...cani.

Oggi pensavo ai nuovi propositi per il 2008, e spero davvero di riuscire a portarne a termine un buon numero: soprattutto per quanto riguarda i viaggi, mi sono fatto un piccolo programma, ma bisognerà vedere se con il lavoro riuscirò. Vorrei andare a Barcellona prima di tutto, che dicono sia una città meravigliosa, e non so in che periodo ci andrò, ma penso intorno a primavera inoltrata; Copenhagen, che voglio vedere fin da quando sono andato a Stoccolma, intorno a metà aprile; e poi vorrei fare il grande viaggio, simile a Capo Nord 2006 e New York 2007, e l'idea è...la California, Los Angeles, San Diego e San Francisco, un bel giro!! Speriamo di riuscire a farlo un giorno...e spero un giorno di riuscire a tornare a New York!!Una volta una persona mi ha detto "un'ora a lavoro e...dove sono finite le mie vacanze, sono state solo un sogno?" Adoro viaggiare...

A presto!!

domenica 10 febbraio 2008

Mmmmmmmmmmmmmmmmmmmmm

E' incredibile, e assurdo, quante cose si possano nascondere dietro ad alcuni comportamenti...Mancati saluti, mezze frasi, sguardi, un mare di cose di cui parlare e mai niente di detto...e se mai avessimo il coraggio di scavare a fondo? Di non fermarci all'apparenza? Probabilmente riusciremmo ad essere felici!! Ma chissà perche' e' così difficile tirare fuori il coraggio in certe situazioni. Forse per paura di farci troppo male?

Ma il lavoro quando cazzo arriva?

giovedì 7 febbraio 2008

Cassandra's dream

Dopo “Matchpoint” Woody Allen dirige un altro thriller, cambiandone la storia e il punto di vista;
se in Matchpoint analizzava un ceto sociale di alto bordo, una famiglia aristocratica e il punto di vista psicologico di una persona ormai rimasta sola col suo agghiacciante segreto, in “Cassandra’s dream” prende in considerazione due persone appartenenti al ceto medio-basso, due fratelli con sogni ed ambizioni, schiavi della loro mediocrità e dei loro vizi(Farrell l'alcool e il gioco, McGregor il cercare di essere qualcun'altro), cosi diversi nell'affrontare la vita ma in fin dei conti cosi simili nel viverla.
Non c’e traccia di ironia, humor o satira come e’ consuetudine di Allen; la sceneggiatura ricalca fedelmente quella di “Matchpoint”, ma ne risulta un interessante variazione. Certo, il tema e’ sempre lo stesso, persone mediocri che si trasformano in arrampicatori sociali, ma qui e’ diverso: non siamo piu’ di fronte a un viziato marito al quale sfugge di mano la situazione, e l’unico modo per salvare la propria invidiabile posizione e’ quello di eliminare l’ostacolo. Qui eliminare l’ostacolo e’ il mezzo per arrivare a qualcosa, lo scotto morale da pagare per ambire a una vita migliore. E mentre nel precedente thriller il protagonista e’ solo, e l’unico modo per sopravvivere e’ nascondere il senso di colpa, qui sono due, i quali si influenzano reciprocamente, e si distruggono a vicenda, fino ad annientarsi.
Allen e' dannatamente cinico nello sviluppare la narrazione, cosi freddo e distaccato nel raccontare la lenta ma inesorabile distruzione interiore di Farrell dopo aver compiuto l'atto, dopo aver valicato il confine; e' come se analizzasse la situazione dal punto di vista del fratello Ian, accecato dall'ambizione e dall'ossessivo amore per la seducente Sally Hawkins. O, forse di piu’, dal punto di vista del diabolico e risoluto zio Howard.
Degne di nota le interpretazioni, a partire da un Colin Farrell in splendida forma e perfettamente a suo agio col personaggio, fino ad arrivare ad Ewan McGregor, freddo e terrorizzato dalla vita.
Ancora una volta ottima la fotografia della città, la Londra operaia(altro motivo di confronto con Matchpoint, in cui si metteva in risalto la “City” dei soldi e dei grandi affari); importante sotto questo punto di vista la figura di Sally Hawkins, teatrante mediocre ma con grandi desideri di fama e fortuna.
In definitiva un buon film, non ai livelli sicuramente dei grandi capolavori del passato, ma degno di nota. Non resta che aspettare il prossimo film di Woody, ambientato nella magnifica Barcellona.
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domenica 3 febbraio 2008

Dream on.......

Stasera ho rivisto Vanilla Sky..quindi ora sono in vena di riflessioni!Sono state settimane belle (tutte le sere a vivere la movida milanese, ora non ho piu' soldi ma che importa alla fine, mi sono divertito) ma molto dure! La ricerca del lavoro (pagato) e' sempre difficoltosa, e il resto non va certo meglio. Intorno a me le cose vanno non bene, i miei amici, le persone che conosco, vedo malessere generale in tutti; in questo momento non vedo nessuno, per un motivo o per un altro, davvero soddisfatto e felice. L'unico forse e' mio fratello, ma lui ancora studia, sta vivendo da solo da qualche settimana, chi meglio di lui...quando ho cominciato io a vivere da solo 3 anni fa ero la persona piu' felice del mondo!

Io sto perdendo fiducia, in me stesso e in quello che faccio! Ho buttato via cose reali per inseguire chimere, sogni ad occhi aperti, cerco di fare quello che desidero sul serio, di "vivere il sogno", di avere una grande vita, di essere invidiato...e alla fine non ho niente!! Ho sempre sbattuto contro la realtà, come succede sempre...ma a volte succedono cose che ti fanno dire " vaffanculo, i sogni puoi farli diventare realtà " oppure incontri persone che ti danno la spinta da quanto sono state importanti e speciali per te. Ma esaurito l'entusiasmo si torna alla realtà, e vai avanti finche perdi da solo la voglia di raggiungere quell'obiettivo. Avevo una band con grandi ambizioni, e siamo finiti a fare quello che fanno tutti: registrare qualche canzone a casa ogni tanto!
Quando hai 20 anni pensi di poter fare qualunque cosa nella tua vita, di essere immortale, di poter avere qualsiasi donna tu voglia...6 anni dopo cominci a fare i conti...

E chissà tra 6 anni!!!!!!